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ARTE al CENTRO

Arte al centro, nucleo di una trasformazione sociale responsabile in un territorio che disegna il suo perimetro intorno ai cinque Quartieri del Terzo Paradiso (Acquate, Bonacina, Olate, Germanedo, Belledo), un centro poli-funzionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale utilizzando l’arte come connettore e attivatore. Un luogo di sperimentazione attiva con possibilità di fruizione in forme e modi ad intensità variabile.

Arte al centro significa porre ogni giorno l’arte come condizione necessaria per ogni ambito della vita sociale, politica ed organizzativa connettendoci al motore ispiratore di Cittadellarte. L’obiettivo è quello di costruire un nuovo modello più solidale, più etico, più sostenibile; una comunità che cura e che si unisce grazie alla contaminazione continua dei nostri ispiratori e attraverso le nostre

IL MANIFESTO

Riscoperta del protagonismo culturale, artistico e sociale dei cittadini, a partire dai bambini e dalle fragilità sociali attraverso la continua progettazione partecipata che ha come protagonisti tutti i cittadini dall’infanzia agli anziani, dalle fragilità sociali alle differenze culturali. Questa unione non deve essere un esercizio “consolatorio” dell’immaginazione, ma un percorso di consapevolezza nei confronti del proprio essere cittadino e della complessità delle relazioni territoriali che generano trasformazione. Parallelamente, ogni trasformazione, sociale e territoriale, implica che le relazioni tra soggetti si modifichino, costruendo nuovi modi di fare città.

L’arte come educazione: ci serviamo dell’arte come strumento di incontro e di trasformazione sociale, strumento per progettare e realizzare occasioni di conoscenza, di crescita e di superamento di barriere, perché possa diventare il mezzo attraverso cui dare voce in ogni livello. L’arte porta alla luce storie, idee, proiezioni e desideri altrimenti resi invisibili. Arte è prima di tutto un disegno di cambiamento, di crescita. Volutamente non si specifica la natura del prodotto artistico, essendo questa scelta frutto del percorso comunitario.

L’attenzione a questa porzione di luogo “in cerca di qualità”, perché esso possa trasformarsi in un modello replicabile ovunque, richiamando la necessità di ripensare alla cura del bene comune. Le azioni che si andranno a svolgere implementeranno la creazione di una comunità di cura attraverso il coinvolgimento di ogni fragilità sociale, di ogni competenza preziosa per portare avanti questa visione. Le proposte di vita attiva, per diventare fruitori culturali attivi.