La volontà di questo cantiere è di costruire nei rioni, spazi e presidi presso i quali poter alimentare e comprendere le attività collettive volte alla (ri)socializzazione intra- e inter-generazionale.
Se già negli ultimi decenni abbiamo vissuto un gravissimo declino dei fondamentali di socialità umana, a seguito della trascorsa esperienza pandemica stiamo imparando quanto il distanziamento sociale e la paura del prossimo si accompagnino all’aumento di un diffuso e profondo malessere psicofisiologico.
In un contesto così eterogeneo, se non caotico, nasce la necessità di intervenire unendo le forze e stimolando approcci multidisciplinari sufficientemente olistici, trasparenti e condivisi. Questo è il compito di una Comunità umana che si prende Cura di sé, facendo risuonare tutte le potenzialità che accoglie, dall’ambito medicale socio-sanitario all’antropologico, da quello educativo al sociologico. Queste attività e nuovi modelli di intervento sociosanitario diffonderanno contemporaneamente i valori del rispetto per l’alterità e la dignità umana.
In una Comunità di Cura diffusa, “io sto bene solo se anche tu stai bene”, indipendentemente dal ruolo sociale personale e dalla generazione in cui si cresce. Ognuno è prezioso per contribuire al Benessere proprio e della Comunità.
In una Comunità di Cura diffusa, curante e curato diventano modalità interscambiabili dal momento che la stessa Persona fragile d’un tratto può curare e indurre benessere e bellezza nel proprio caregiver.
In una Comunità di Cura diffusa l’Arte e ancor più, vivere ed esperire l’Arte, diventano la soluzione per sviluppare le potenzialità espressive, creative e relazionali di ciascuna Persona inducendo quella motivazione profonda che è propria della persona che vive bene dentro di sé e nella propria Comunità.
Nei Quartieri dei Terzo Paradiso, grazie al contributo di sperimentazioni in atto e grazie ai progetti europei Interreg dell’Asse 4, BRAINART e CITY4CARE, si stanno animando e alimentando studi neuroscientifici, sviluppi di tecnologia supportiva e di ausili per persone fragili, esperienze espressivo-multimediali individuali e di comunità, tutti volti al BENESSERE DI COMUNITÀ. Le proposte innervervano nei QTP con presidi artistico-medico-sanitari indirizzate a portatori di patologie o disabilità che prevedono la presa in carico della comunità medica e sociosanitaria in collaborazione con presidi artistico-culturali.
Le attività sono volte a creare socializzazione, partecipazione attiva, prevenzione per il benessere della comunità, con focus su intergenerazionalità e attenzione a persone fragili.
Musica per Parkinson e Ictus Bande inclusive (SoundBeam) Psymus